Legatura Retroperitoneale: E’ la
tecnica più largamente utilizzata per la cura chirurgica del
varicocele. Presenta il vantaggio di essere abbastanza semplice e
gravata da poche complicanze. Si esegue un'incisione di circa 4-5 cm in
fossa iliaca poco al di sotto dell'ombelico come come nel caso
dell’appendicite ma a sinistra in quanto generalmente il varicocele è
da questo lato. L’accesso retroperitoneale alto prevede l'apertura
della parete muscolare con anestesia generale. Può essere eseguita una
legatura solo della vena (Ivanissevich), o una legatura in blocco di
tutto il fascio vascolare (Palomo). La prima ha lo svantaggio di
determinare una legatura spesso incompleta con conseguente persistenza
di rami venosi collaterali che possono rifornire il reflusso verso il
testicolo con recidiva del varicocele che si manifesta in circa il 20%
dei casi. La seconda ha una percentuale di successo molto più alta
(95%) ma può causare l'interruzione dei vasi linfatici del testicolo
con conseguente idrocele (circa il 12% dei casi) vale a dire una
raccolta di liquido intorno al testicolo. Nella metà di questi soggetti
sarà necessario un secondo intervento chirurgico per risolvere
l’idrocele. Le legature retroperitoneali possono essere condotte anche
in laparoscopia; in questo caso sull'addome vengono eseguite 3
incisioni di circa 2 cm attraverso le quali si fanno passare una
telecamera e dei lunghi strumenti che vengono manovrati dall'esterno.
La laparoscopia, non comporta un miglioramento dei risultati né una
riduzione dell'invasività, essendo sempre necessaria l'anestesia
generale. Esistono tuttavia potenziali complicanze di perforazione
accidentale di organi addominali.
Legatura Inguinale:
Tale metodica ha il vantaggio di poter ispezionare ed eventualmente
legare vene extrafunicolari, come la spermatica esterna, che possono
essere responsabili di recidive dopo legatura di tutte le spermatiche
interne. All'interno del canale inguinale, però, le vene sono assai più
numerose e quindi è più difficile separarle dall'arteria per questo
motivo presentano una più alta percentuale di insuccesso.
Legatura Subinguinale:
Viene descritta come il trattamento chirurgico a più bassa incidenza di
recidive e complicanze se l'operazione viene condotta con l'ausilio del
microscopio. L’impiego di quest’ultimo ne limita l'utilizzo e comporta
tempi operatori più lunghi spesso necessitando di anestesia generale.
Esiste anche la tecnica di derivazione microchirurgica in cui la vena
spermatica viene collegata alla vena epigastrica permettendo di
scaricare il sangue refluo dal testicolo in un altro territorio e
impedendo, in tal modo, il reflusso dalla vena renale. Tale metodica,
negli ultimi anni, ha perso molto credito per la complessità a
l’assenza di vantaggi rispetto alle metodiche tradizionali.