Q: Quanto devo aspettare per tornare alle normali attività quotidiane?
R: Dopo la scleroembolizzazione i pazienti generalmente vengono dimessi
in giornata e possono ricominciare una leggera attività il giorno dopo;
mentre l'attività normale dopo pochi giorni a seconda dei casi.
Q:I risultati sono simili al trattamento chirurgico?
R:Si. Studi
scientifici hanno dimostrato un netto miglioramento della funzionalità
e del numero degli spermatozoi così come del dolore senza differenze
statisticamente significative tra scleroembolizzazione e chirurgia. Le
principali differnze sono che il pperiodo di ricovero la percentuale di
recidva sono inferiori con la scleroembolizzazione.
Q:E' la scleroembolizzazione radiologica meno invasiva della chirurgia?
R:Si. Con la scleroembolizzazione non è necessaria l'incisione
chirurgica così che il tempo di ricovero è inferiore. I pazienti
tornano all'attività lavorativa e quotidiana più velocemente.
Q:E' possibile la recidiva?
R:Si, è possibile. Circa dal 5 al 24% dei pazienti possono sviluppare
una recidiva del varicocele dopo il trattamento sia chirurgico che
radiologico. La percentuale di recidiva è inefriore con la
scleroembolizzazione radiologica rispetto al trattamento chirurgico (vedi Bibliografia).
R:Il mezzo di Contrasto è un liquido che può essere visto ai raggi X.
L'acqua, il sangue e la maggior parte degli altri fluidi non sono
abbastanza densi e perciò non possono essere visti ai raggi X. Il mezzo
di contrasto contiene Iodio che ha la proprietà di essere visto ai
raggi X quando è iniettato nel corpo. Nel corso degli anni i mezzi di
contrasto hanno subito molti miglioramenti tecnologici e sono pertanto
attualmente considerati estremamente sicuri. Soltanto i pazienti con
diabete, insufficienza renale, mieloma o allergie devono consultare il
Radiologo prima dell'impiego di mezzo di contrasto.
Q:Cosa si intende per non-invasivo e mini-invasivo?
R:Non-invasivo significa che non è necessaria l'insione cutanea. Per
esempio una ecografia in una donna incinta è considerata non invasiva
perché non è necessaria una puntura per eseguire l'esame; la sonda
viene semplicemente appoggiata sulla pelle e gli ultrasuoni vengono
impiegati per produrre l'immagine. Al contrario una TAC che viene
eseguita con somministrazione di mezzo di contrasto endovena è
considerata mini-invasiva così come una angiografia dove è necessario
posizionare un ago e un catetere in una arteria per somministrare il
mezzo di contrasto. La maggior parte delle procedure eseguite nei
Reparti di Radiologia sono considerate "mini-invasive".
Q:Chi è il Radiologo Interventista?
R:Il Radiologo Interventista è un medico specialista che utilizza i
raggi X, gli ultrasuoni, la TAC e la Risonanza Magnetica per eseguire
procedure mini-invasive adatte a diagnosticare o a curare una malattia.
Per esempio se la TAC evidenzia qualcosa di anomalo il miglior modo per
fare una diagnosi e prenderne un piccolo pezzetto (biopsia). Il
Radiologo Interventista utilizza la TAC per guidare in modo preciso un
ago nella zona da esaminare per prelevarne un pezzetto. Un altro
esempio è l'angiografia (iniettare mezzo di contrasto in una arteria);
se durante una angiografia viene evidenziato un restringimento
patologico di un'arteria è possibile dilatarla posizioando una catetere
a palloncino.